15 dicembre

ARRIVO A LUANDA

La giornata inizia con i ritmi africani, molto lenta, io mi sveglio come sempre alle sei, mi preparo i bagagli e carico la moto, doccia e poi tutti assieme facciamo colazione. Partiamo verso mezzogiorno, c’è il sole e fa molto caldo. Lungo la strada che ci porta a Luanda, anche se asfaltata ogni tanto ci sono grandi buche, basta un po’ di attenzione. Quando la strada si avvicina all’Oceano è un vero spettacolo, chilometri e chilometri di sabbia, barche di pescatori e piccoli mercati per la vendita del pesce. Facciamo anche qualche tratto di sterrato ed io ne approfitto per arrivare quasi fino al mare. In un distributore incontriamo due amici di Carlos, motociclisti anche loro e tutti assieme ci fermiamo poi in un bel posto sulle rive del fiume Cuanza, uno dei più importanti dell’Africa. Altro spettacolo che mi regala la natura, palme, ninfee e piante acquatiche, tanta vegetazione, e poi tanti macachi. Carlos, che è presidente del gruppo motociclistico dell’Angola, mi porta in un autodromo dove stanno facendo prove per macchine da corsa e mi racconta che una volta era riservato solo alla polizia, poi dismesso è stato recuperato da alcuni gruppi di moto e auto ed oggi rivive nuovamente. Arriviamo poco dopo a casa di Carlos. Una grande casa, con piscina e tre alani giganteschi. Mi sistemo in una stanza dedicata ai viaggiatori e sul muro trovo anche tra gli altri, il messaggio di Franco Ballatore che mi aveva dato il riferimento di Carlos. Prima di partire lascerò anch’io uno scritto del mio passaggio. E’ bello incontrare persone che ti aiutano e ti fanno sentire come a casa tua, che ti accolgono nella loro famiglia come se ti conoscessero da sempre, ti aprono la loro casa e ti danno tutto di cui tu hai bisogno.

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