28 dicembre

ARRIVO A LAMBARENE’

Sveglia prestissimo come sempre, anche se non ho moltissimi chilometri. Devo fare la dogana del Gabon, che sta proprio a Ndendè. Dovrebbe aprire alle sette, ma i primi impiegati dell’immigrazione arrivano comodamente alle otto. Il mio visto va bene ma non c’è il comandante, che arriva comodamente alle nove e mezza. La moto è in condizioni pietose, faccio almeno un po’ di manutenzione alla catena. Recuperato il passaporto vado alla stazione per il carburante, neppure qui riesco a fare benzina, perché non accetta dollari. Ho comunque abbastanza carburante per arrivare alla città successiva, più grande dove c’è una banca. Dopo circa un paio d’ore arrivo a Mouila, ma neanche riesco a prelevare, le mie carte di credito il Gabon non le riconosce. Vado al distributore per vedere se riesco a pagare in dollari, ma niente, il personale non solo è scortese, ma è quasi scocciato quando gli dico che non posso proseguire. E’ in quel momento mi rendo nuovamente conto che le teste di minchia ci sono dappertutto. Ma non mi perdo d’animo, cerco e trovo un piccolo negozio che cambia dollari, un furto, ma non ho alternativa. Riesco a fare benzina e riparto. Arrivo a Lambarenè nel primo pomeriggio. E’ una brutta cittadina, non c’è un granc che e quel poco è lungo la strada. Devo trovare da dormire ma non ho soldi locali, anche qui la banca non accetta le mie carte di credito. L’unico ufficio che fa cambio è chiuso, riapre domani. Alla fine, a forza di girare e rompere le scatole alla gente, trovo un piccolo negozio di bevande, il proprietario parla inglese e quindi riesco sia a cambiare dollari, un po’ meglio che il giorno prima, sia a trovare un internet point per comunicare che va tutto bene. Riesco a trovare da dormire in una missione per pochi soldi, ma la camera è veramente da paura. Non importa, ho dormito in posti peggiori, va bene così. Non mi fido a mangiare nei ristoranti lungo la strada, sono stanco e se mi ammalo ora rischio di stare fermo molti giorni. Decido di prendermi un filone di pane e qualche scatola di sardine sottolio, quelle non mi fanno male di sicuro. Mi sistemo le cose e vado a dormire prestissimo, domani mattina voglio partire all’alba.

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