03 gennaio

RIPOSO A DOUALA

Oggi giornata di relax, l’ultima qui a Dogala. Aspettavo oggi la conferma se per caso c’erano traghetti che partivano da Tiko ed arrivavano a Calabar, in Nigeria. Ma purtroppo la notizia che non volevo arrivasse è arrivata. Le altre strade percorribili sono o caricare la moto in aereo e farla arrivare a Porto Novo in Benin, oppure andare in moto fino a Banyo, in Camerun, e da li salire per una strada irta e stretta, praticamente un sentiero per circa 70 km fino a raggiungere il confine con la Nigeria, poi altri 50 km di strada probabilmente peggiore. Da aggiungere che in quella zona ci sono spesso furti e rapimenti. Stasera deciderò cosa fare. In caso mi aspettano 5-6 giorni molto impegnativi sotto tutti i punti di vista. Il primo villaggio da raggiungere dopo la frontiera è Gembu. Dopo sembra che bisogna prendere una scorta per circa 300 km, infatti in quella zona ci sono dei gruppi di rivoltosi di estrazione anglofona che vogliono la separazione e fanno attacchi e saccheggiano i piccoli villaggi o chi si trova sul loro passaggio. Deciderò stasera, in ogni caso se deciderò di andare a Banyo, chiederò alla polizia la situazione della sicurezza nel tratto da Banyo al border, se mi dicono che è troppo rischioso torno a Douala e spedisco la moto in Benin.