06 gennaio

ARRIVO A OTUKPO

Sono circa seicento chilometri da percorrere, dicono di strada asfaltata. Questa notte ho dormito bene e mi sono un po’ ricaricato. Parto verso le sei e mezza dopo aver salutato padre Richard. Vorrei se riesco arrivare a Otukpo. Siamo in montagna e la strada che scende è molto tortuosa e piena di buche, speriamo che dopo migliori. Lungo la strada tanta gente, tutti che mi salutano e mi dicono “welcome”. Probabile, come ha detto padre Richard che di motociclisti qui ne abbiano visti veramente pochi. Sceso a valle c’è come una nebbia, ma non è nebbia, poi mi rendo conto che è fumo. Bruciano le immondizie e l’odore che ne consegue è veramente acre e fastidioso. La strada è piena di buche molto grandi, bisogna veramente fare molta attenzione. Ci sono tantissimi posti di blocco, però la polizia mi lascia passare senza problemi e mi saluta in segno di benvenuto, bella sensazione, la Nigeria mi sta sorprendendo. Il traffico sulle strade è intenso e un continuo di villaggi e gente per strada. Arrivo nel pomeriggio a Otupko e mi sistemo in un piccolo hotel, tutti molto gentili e premurosi. Mangio il pranzo-cena alle cinque e mezza, poi mi rilasso un po’. La Nigeria mi sta regalando emozioni inaspettate ma voglio comunque uscire il prima possibile, non ho tantissimo tempo ed ho deciso che mi fermerò qualche giorno in Benin e Togo.

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