Il ritrovo con Alim è alle 10.00 in albergo e io mi faccio trovare pronto. Devo fare benzina, altrimenti non arrivo in Pakistan. Il rifornimento dal benzinaio è molto complicato: occorre introdurre il passaporto in uno scanner, poi si comunicano quanti litri di carburante sono necessari al rifornimento, dopodiché la benzina viene travasata con un imbuto in grandi recipienti e solo in seguito viene versata nel serbatoio della moto.

Ci avviamo lungo la Karakorum Highway. La strada è di nuova costruzione, si viaggia in modo scorrevole. Saliamo di quota, dai 1300 m ai 3900 m, fra panorami mozzafiato e gole infinite. Scorgiamo un lago artificiale di colore chiaro dovuto costituito da sabbia bianca e acqua delle montagne circostanti. Uno spettacolo. Siamo gli unici turisti stranieri. Intravediamo anche il Muztagata, una montagna di 7546 m, avvolta sulla cima da nuvole che si spostano velocemente. È coperta di neve: bellissima, si vedono dei ghiacciai che scendono verso questa valle immensa dove ai piedi della montagna c’è un piccolo lago. Faccio salire uno dei ragazzi sulla moto con la telecamera per filmare il viaggio.

La sera si esce in compagnia con i ragazzi, quattro risate, ma il commento sulla Cina è negativo per tutti: non ci ha lasciato una bella impressione.