Ci alziamo presto, alle 6.00. All’orario di apertura siamo già davanti all’ingresso del Taj Mahal, una delle sette meraviglie del mondo. La leggenda dice che sia stato realizzato per la moglie dall’imperatore Moghul Shah Jahan, in segno d’amore e che alla fine della sua realizzazione sia stato fatto uccidere l’architetto che l’ha progettato perché tale bellezza non possa in futuro essere ripetuta. Franco mi aspetta fuori, lui l’ha già visto e preferisce tenere d’occhio le moto. Splendido, incantevole, magnifico!

Dopo aver fatto qualche foto e una veloce visita al suo interno, ritorno alla mia moto. La tappa odierna prevede l’avvicinamento al Nepal. La strada è bella, per lunghi tratti prendiamo la nuova autostrada che peraltro è vuota. Usciamo per fare benzina e ci fermiamo in un piccolo paesino e mangiamo qualcosa. Fin qui tutto bene, ma improvvisamente…un centinaio di persone si accalcano vicino alle nostre moto! Fa anche piacere, ma troppa gente vicino alla moto mi fa stare sempre in tensione! C’è sempre qualcuno che tocca e la cosa mi preoccupa.

Prima di sera attraversiamo diverse cittadine trafficatissime, non riusciamo a trovare un albergo se non delle topaie. Ci fermiamo lungo la strada quando è già notte per mangiare qualcosa e poi ci riavviamo in direzione Nepal. Alla fine, stanchi e bagnati dalla pioggia, troviamo un albergo con parcheggio lungo la strada. È sporco, non c’è Wi-Fi, ma per una bella dormita va più che bene!