08 gennaio

ARRIVO IN BENIN

Parto alle sei del mattino, è ancora notte ma voglio uscire dalla città prima che inizi il caos. Mi metto dietro una macchina che mi fa strada. Per i primi duecento chilometri la strada è piena di buche e mi accompagna sempre questo fumo e odore acre. Molti fuochi lungo le strade. Come nei giorni scorsi tanti posti di blocco, per fortuna passo velocemente anche se il traffico intenso e i rallentamenti dei mezzi mi fanno mi fanno perdere molto tempo. No problem, l’importante è arrivare prima che faccia notte. Mi fermo da un paio di parti a bere qualcosa, la gente è molto gentile e mi saluta, mi chiede da dove vengo e dove vado, e l’essere italiano mi aiuta, perché ogni volta che dico di che nazionalità sono tutti sorridono e mi dicono “very good”. Arrivo alle due e mazza al border Nigeria, velocissimo, al border Benin mi fanno problemi, ma come sempre in queste situazioni il denaro fa miracoli. Passo al custom Nigeria, mi fanno aspettare un po’ ma sono comunque veloci e gentili. Al custom Benin non c’è nessuno ed aspetto più di un’ora prima che il responsabile del border mi dica che non serve il carnet in Benin, via si riaparte direzione Oiudah, dove mi aspettano Lara e i suoi amici che sono qui in ferie per aiutare un’associazione che aiuta donne bambini in difficoltà. La sera ceniamo tutti assieme. Nuovi incontri e nuove emozioni, grande avventura.

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